Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8759 del 22 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:8759PEN

Massima

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Il delitto di rissa si configura quando un gruppo di persone si scontri con intento offensivo reciproco, mentre non sussiste quando un gruppo aggredisca deliberatamente altre persone e queste ultime si limitino a una reazione difensiva. Ai fini della configurabilità del reato di danneggiamento, è sufficiente che la persona offesa abbia manifestato la volontà di perseguire gli autori della condotta dannosa, anche senza un'espressa querela formale. Il giudice di legittimità non può riesaminare le valutazioni di merito compiute dal giudice di appello in ordine all'apprezzamento delle risultanze probatorie, essendo preclusa una nuova valutazione degli elementi di fatto, salvo che la motivazione risulti manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa d((omissis)) di appello di Firenze il 01/02/2011;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. VOLPE Giuseppe, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Il difensore di (OMISSIS) ricorre avverso la s…

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