Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 10370 del 7 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:10370PEN

Massima

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Il responsabile del Settore di Protezione civile e delegato dal responsabile per la segnaletica, cui è stato impartito l'ordine di apporre il segnale di dare la precedenza su una strada comunale aperta al pubblico transito, è titolare di una posizione di garanzia finalizzata alla tutela della sicurezza degli utenti della strada e alla regolarità della circolazione, il cui inadempimento, qualora cagioni un sinistro stradale con esiti lesivi o mortali, integra il reato di omicidio colposo e lesioni personali gravi colpose. Tale posizione di garanzia sussiste indipendentemente dalla natura pubblica o privata della strada, in quanto l'obbligo di apporre la segnaletica stradale necessaria per prevenire gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana grava sull'ente proprietario o gestore della strada, che vi provvede mediante ordinanze sindacali. Il responsabile delegato non può sottrarsi all'adempimento di tale obbligo adducendo l'assenza di un provvedimento amministrativo formale, in quanto su di lui incombe il compito concreto di dare attuazione agli ordini impartiti dal soggetto competente all'assunzione delle decisioni sull'apposizione della segnaletica stradale, senza che rilevi la forma dell'atto con cui l'ordine viene impartito, essendo sufficiente che il destinatario ne sia stato direttamente informato. Ai fini della sussistenza del nesso causale tra l'omissione del segnale e l'evento lesivo, è sufficiente il giudizio controfattuale che dimostri come, in presenza della segnaletica, l'utente della strada non avrebbe impegnato l'incrocio, senza che sia necessario escludere ogni altro fattore concausale, in applicazione del principio dell'equivalenza delle cause. Pertanto, la condotta colposa del conducente del veicolo investito non vale ad escludere la responsabilità di colui che, essendo titolare della posizione di garanzia, non ha provveduto ad apporre la segnaletica necessaria a prevenire il sinistro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Presidente

Dott. NARDIN Maura - rel. Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/03/2016 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MAURA NARDIN;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa FODARONI MARIA GIUSEPPINA, che conclude per il rigetto del ricorso;
Il difensore presente avvocato (OMISSIS) del foro di SIRACUSA in difesa di (OMISSIS) si riporta ai motivi e chiede l'accoglim…

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