Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, nell'esaminare il ricorso proposto dalla Cooperativa Giotto avverso l'annullamento in autotutela di una procedura di gara per l'affidamento di servizi di custodia, apertura e chiusura di parchi, ha affermato il principio secondo cui, in presenza di una oggettiva antinomia tra la lettera di invito e il disciplinare di gara in ordine alle modalità di formulazione dell'offerta economica, l'amministrazione aggiudicatrice può legittimamente procedere all'annullamento della procedura di gara, al fine di correggere l'obiettiva perplessità della lex specialis che aveva ingenerato incertezze tra i partecipanti, e rinviare la gara con una nuova lettera di invito che chiarisca le corrette modalità di formulazione dell'offerta. Tale potere di autotutela, esercitato in modo ragionevole e proporzionato, non viola i principi di trasparenza, imparzialità e concorrenza, in quanto mira a garantire la chiarezza e la correttezza della procedura di gara, a tutela della par condicio tra i concorrenti.