L'occupazione di un bene demaniale senza titolo legittimo comporta l'obbligo per l'occupante di corrispondere all'Amministrazione un indennizzo, calcolato secondo i criteri stabiliti dalla legge, a prescindere dalla qualificazione soggettiva dell'occupante come "abusivo" o "legittimo". Tuttavia, l'Amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente il provvedimento di richiesta dell'indennizzo, indicando i criteri di calcolo utilizzati, in modo da consentire all'interessato di verificarne la correttezza e la conformità alla normativa applicabile. In particolare, l'Amministrazione deve applicare il criterio di determinazione del canone previsto dall'art. 16 del D.L. n. 546/1981, convertito in L. n. 692/1981, che prevede un aumento del 40% rispetto al canone di mercato, con successivi aumenti annuali del 15%, salvo che l'occupante dimostri di corrispondere un canone superiore. Qualora l'Amministrazione non motivi adeguatamente il provvedimento o applichi criteri di calcolo non conformi alla legge, il provvedimento può essere annullato per violazione di legge ed eccesso di potere. L'interesse del ricorrente alla decisione nel merito del ricorso originario viene meno qualora l'Amministrazione abbia successivamente adottato un nuovo provvedimento in sostituzione di quello impugnato, annullandolo in autotutela.