Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 2986 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:2986SENB

Massima

Generata da Simpliciter
Il mancato rispetto dell'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento, che avrebbe consentito all'interessato di partecipare e far valere le proprie ragioni prima dell'adozione del provvedimento finale, determina l'illegittimità del provvedimento stesso, anche quando l'Amministrazione non abbia rispettato la tempistica dettata dalla legge per l'adozione del provvedimento conclusivo. La comunicazione di avvio del procedimento, infatti, svolge una funzione conoscitiva a vantaggio di entrambe le parti, pubblica e privata, consentendo all'interessato un'anticipata tutela delle proprie ragioni e permettendo all'Amministrazione di ridurre i margini di errore, in quanto le consente di conoscere, prima dell'adozione del provvedimento, i vizi in cui incorrerebbe adottandolo. Tale obbligo di comunicazione sussiste anche quando la legge preveda specifiche modalità di comunicazione del provvedimento conclusivo, in quanto la partecipazione al procedimento mira a garantire il coinvolgimento del privato interessato prima che il procedimento sia concluso con l'adozione del provvedimento finale. Il mancato rispetto di tale obbligo determina l'illegittimità del provvedimento, a prescindere dall'esame degli ulteriori profili di illegittimità dedotti, in quanto la necessità di reiterare il procedimento consentendo al privato di parteciparvi vanifica l'utilità di un esame ulteriore dei motivi di ricorso.

Sentenza completa

N. 01546/2012
REG.RIC.

N. 02986/2012 REG.PROV.COLL.

N. 01546/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1546 del 2012, proposto da:
Bristol - Myers Squibb S.r.l., rappresentata e difesa dagli avv.ti Diego Vaiano e Raffaele Izzo, con domicilio eletto presso Studio Legale Vaiano - Izzo in Roma, Lungotevere Marzio, 3;

contro

A.I.F.A.-Agenzia Italiana del Farmaco, Regione Siciliana, Regione Sardegna, Regione Abruzzo, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, 12; Regione Puglia, Regione Lazio, Regione Campania, Regione Calabria, Regione Liguria;

per l'annullamento

della determinazione del 7 f…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.