La notifica dell'avviso di udienza camerale per il riesame di un provvedimento di sequestro probatorio, effettuata presso il Presidente del Consiglio dell'Ordine Forense anziché presso il domicilio del difensore di fiducia, determina la nullità del procedimento, in quanto l'inosservanza del termine di tre giorni entro il quale l'avviso deve essere notificato alla parte interessata e al suo difensore, ai sensi dell'art. 324, comma 6, c.p.p., comporta una nullità riconducibile a quella prevista dall'art. 178, lett. c), c.p.p., in quanto riguarda l'intervento e la difesa dell'imputato. Tale nullità, non sanata ai sensi dell'art. 180 c.p.p., rende invalida l'ordinanza emessa dal Tribunale del Riesame, che deve essere annullata per violazione di legge. Il giudice di merito, nel procedimento di riesame di un provvedimento di sequestro probatorio, è tenuto a rispettare il termine di tre giorni previsto dall'art. 324, comma 6, c.p.p. per la notifica dell'avviso di udienza alla parte interessata e al suo difensore, a pena di nullità del procedimento, in quanto tale inosservanza riguarda l'intervento e la difesa dell'imputato. La nullità derivante dalla tardiva notifica dell'avviso di udienza non è sanabile ai sensi dell'art. 180 c.p.p. e comporta l'annullamento dell'ordinanza emessa dal Tribunale del Riesame.