Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34536 del 23 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:34536PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato, ai sensi dell'art. 110 c.p., sussiste quando più soggetti, con condotte materiali o morali, contribuiscono consapevolmente e volontariamente alla realizzazione di un fatto previsto dalla legge come reato, anche nella forma del dolo eventuale, laddove l'agente si rappresenti e accetti il rischio della verificazione dell'evento. Il concorso anomalo di cui all'art. 116 c.p. richiede, invece, che il reato diverso e più grave di quello voluto sia conseguenza logicamente prevedibile da un soggetto di normale intelligenza e cultura media, quale possibile sviluppo della condotta criminosa concordata, senza che l'evento più grave sia stato previsto come certo o altamente probabile, né sia conseguenza di fattori eccezionali e imprevedibili. La valutazione della sussistenza del concorso, ordinario o anomalo, è rimessa al giudice di merito, il cui apprezzamento delle risultanze probatorie non è sindacabile in sede di legittimità, se sorretto da motivazione logica e coerente, senza che rilevi la mera prospettazione di una diversa ricostruzione degli eventi o la mancata confutazione di specifiche deduzioni difensive. L'accertamento della responsabilità penale deve essere effettuato oltre ogni ragionevole dubbio, senza che sia necessaria l'esclusione di ogni possibile decorso causale alternativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. MAZZEI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) XH. FA. N. IL (OMESSO);

2) MA. ZA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 13/2009 CORTE APPELLO di MILANO, del 02/02/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/03/2011 la relazione fatta dal Consigliere dott. ANGELA TARDIO;

udito il Procuratore Generale in persona del dott. VITO D'AMBROSIO, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

udito per i ricorrenti l'avv.…

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