Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1763 del 18 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:1763PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'utilizzo di espressioni volgari e offensive, anche in un contesto di lite familiare, costituisce reato di ingiuria ai sensi dell'art. 594 c.p. e non può essere giustificato dalla reciprocità delle offese o dalla provocazione, in quanto esistono limiti invalicabili posti dall'art. 2 Cost. a tutela della dignità umana. Pertanto, l'offesa all'onore e al decoro della persona, valutata secondo un criterio di media convenzionale in relazione alla personalità dell'offeso e dell'offensore nonché al contesto in cui le espressioni sono state pronunciate, integra il reato di ingiuria anche quando le frasi esorbitano dai limiti consentiti per manifestare un semplice disappunto. La mancata concessione delle attenuanti generiche è legittima qualora il giudice non rilevi elementi positivi che incidano sull'apprezzamento dell'entità del reato e della capacità a delinquere dell'imputato. La determinazione della pena, in caso di irrogazione di una pena "media", può essere adeguatamente motivata con il semplice richiamo al criterio di adeguatezza della pena, senza necessità di un'analitica esplicitazione di tutti i criteri di cui all'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3/2014 TRIBUNALE di CALTANISSETTA, del 08/05/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/07/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PEZZULLO ROSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 8.5.2014 il Tribunale di Caltanissetta confermava …

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