Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20251 del 16 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:20251PEN

Massima

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Il furto di oggetti custoditi all'interno di un'autovettura chiusa a chiave integra l'aggravante della esposizione alla pubblica fede di cui all'art. 625, comma 1, n. 7, c.p., in quanto la cosa sottratta, pur non essendo materialmente esposta al pubblico, si trova in un luogo accessibile al pubblico e pertanto suscettibile di essere agevolmente asportata. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che il furto di oggetti custoditi all'interno di un'autovettura chiusa a chiave, pur non essendo materialmente esposti al pubblico, integra comunque l'aggravante della esposizione alla pubblica fede di cui all'art. 625, comma 1, n. 7, c.p. Ciò in quanto, sebbene non visibili direttamente, gli oggetti si trovano in un luogo accessibile al pubblico e pertanto suscettibili di essere agevolmente asportati. La Corte ha quindi ritenuto che la circostanza aggravante sia integrata anche quando la cosa sottratta non sia materialmente esposta, ma si trovi in un contesto che ne faciliti comunque la sottrazione da parte di chiunque. Tale interpretazione estensiva della norma mira a tutelare in modo più efficace la pubblica fede, estendendo la rilevanza penale anche a condotte che, pur non implicando una vera e propria esposizione al pubblico, presentano comunque un elevato rischio di commissione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 5896/2009 CORTE APPELLO di MILANO, del 12/02/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/02/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA MICCOLI;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, nella persona del Dott. BIRRITTERI Luigi, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 12 febbraio 2014 la Corte di Appello di Milan…

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