Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5435 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:5435SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive e il silenzio-rigetto sull'istanza di accertamento di conformità, afferma i seguenti principi di diritto: 1. L'ordine di demolizione ai sensi dell'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001 è un provvedimento dovuto e vincolato per l'Amministrazione, a fronte dell'accertamento di interventi edilizi realizzati senza il prescritto permesso di costruire, anche in zona sottoposta a vincolo paesaggistico. L'Amministrazione non è tenuta a verificare preventivamente la sanabilità delle opere, essendo sufficiente la mera constatazione dell'abuso. 2. La presentazione di un'istanza di accertamento di conformità ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 successivamente all'ordine di demolizione non incide sulla legittimità di quest'ultimo, ma ne sospende soltanto l'esecuzione, in attesa dell'esito del procedimento di sanatoria. In caso di rigetto dell'istanza, l'ordine di demolizione riacquista efficacia. 3. Il silenzio serbato dall'Amministrazione sulla domanda di accertamento di conformità ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 ha valore legale di rigetto, impugnabile nel termine decadenziale, senza possibilità di dedurre vizi formali, essendo sufficiente dimostrare la sussistenza dei presupposti per l'accoglimento dell'istanza. 4. Gli interventi edilizi realizzati mediante la chiusura di un portico preesistente, determinando la creazione di un nuovo locale autonomamente utilizzabile, devono essere qualificati come nuova costruzione soggetta a permesso di costruire, a prescindere dalla loro natura pertinenziale, in quanto incidono in modo significativo sull'assetto edilizio preesistente.

Sentenza completa

N. 06256/2007
REG.RIC.

N. 05435/2014 REG.PROV.COLL.

N. 06256/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6256 del 2007, proposto da:
Raffaele Fida, Maria Lubrano, Francesco Serrapica, Rosa Del Giudice, Maria Cucciniello, Nunzia Costa, Carmela Rocco, Anna Serpico e Aniello Castiglia, rappresentati e difesi dall'avv. Giovanni Basile, con il quale elettivamente domiciliano in Napoli, alla via Tino di Camaino n.6;

contro

Comune di Pozzuoli, in persona del legale rappresentante pro - tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Aldo Starace con il quale elettivamente domicilia in Napoli alla Riviera di Chiaia n. 207;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza del dirigente del II Dipartimento Pi…

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