Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6132 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:6132SENT

Massima

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In pendenza di una domanda di condono edilizio, l'amministrazione è preclusa dall'adottare provvedimenti repressivi dell'abuso, quali l'ordine di demolizione, in quanto ciò vanificherebbe a priori il rilascio del titolo abilitativo in sanatoria. L'amministrazione è pertanto tenuta ad astenersi da ogni iniziativa sanzionatoria fino alla definizione del procedimento di condono, fermo restando l'obbligo di definire in tempi brevi la domanda di sanatoria al fine di poter eventualmente riesercitare il potere sanzionatorio ovvero pronunciarsi definitivamente sulla sorte urbanistica dell'immobile. L'adozione di un provvedimento di demolizione in pendenza della domanda di condono edilizio è pertanto illegittima per violazione dell'art. 38 della legge n. 47 del 1985, richiamato anche nel D.L. n. 269 del 2003, che impone all'amministrazione di astenersi da ogni iniziativa repressiva fino alla definizione del procedimento di sanatoria.

Sentenza completa

N. 10295/2005
REG.RIC.

N. 06132/2013 REG.PROV.COLL.

N. 10295/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10295 del 2005, proposto da:
Soc Fratelli Di Carlo E Galdino Srl, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. Giovanni Battista Conte, Michele Bartolazzi, con domicilio eletto presso Giovanni Battista Conte in Roma, via Ennio Quirino Visconti, 99;

contro

Roma Capitale, già Comune di Roma, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso per legge dagli avv. Bruno Ceccarani, Luigi D'Ottavi, domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale 24 giugno 2005 n. 788 recante demolizione…

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