Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 18867 del 9 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:18867PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni ai sensi dell'art. 12-sexies della Legge n. 356/1992 può essere legittimamente disposto quando sussistono gravi indizi di sproporzione tra il valore dei beni posseduti dall'indagato, anche per il tramite del coniuge, e i redditi dichiarati o l'attività economica svolta, in assenza di una plausibile giustificazione circa la loro lecita provenienza. A tal fine, non è necessario alcun nesso di pertinenzialità tra i beni sequestrati e il reato per cui si procede, essendo sufficiente che siano presenti i requisiti di cui all'art. 12-sexies, comma 1, della citata legge, come chiarito dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Il provvedimento cautelare può pertanto riguardare beni acquisiti anche in epoca anteriore o successiva al reato contestato, purché ne sia accertata la sproporzione rispetto alla capacità reddituale e patrimoniale del soggetto e l'impossibilità di giustificarne la legittima provenienza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. ZECCA Gaetatino - Consigliere

Dott. GALBIATI Ruggero - Consigliere

Dott. KOVERECH Oscar - Consigliere

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. AN. , N. IL (OMESSO);

2) SI. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 23/01/2007 TRIB. LIBERTA' di LECCE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. GALBIATI RUGGERO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. MURA Antonio, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. ((omissis)), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1. Il GIP del Tri…

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