Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2478 del 2020

ECLI:IT:TARPA:2020:2478SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso per l'ottemperanza di una precedente sentenza civile, ha rilevato che l'interesse del ricorrente al "bene della vita" sotteso al ricorso introduttivo è stato ampiamente soddisfatto, in quanto il Comune di Palermo ha dato esecuzione alla sentenza civile in pendenza del presente giudizio. Pertanto, il Tribunale ha dichiarato la cessazione della materia del contendere ai sensi dell'art. 34, comma 5, del codice del processo amministrativo, condannando l'Amministrazione al pagamento delle spese di lite in favore del ricorrente secondo il principio della soccombenza virtuale. La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Il giudice amministrativo, nell'esaminare un ricorso per l'ottemperanza di una precedente sentenza, dichiara la cessazione della materia del contendere qualora risulti che l'Amministrazione abbia dato esecuzione alla sentenza precedente, soddisfacendo così l'interesse del ricorrente al "bene della vita" sotteso al ricorso, condannando l'Amministrazione al pagamento delle spese di lite secondo il principio della soccombenza virtuale. Tale principio di diritto si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, assicurando che le pronunce giudiziali trovino piena e tempestiva attuazione, nel rispetto del principio di leale collaborazione tra poteri dello Stato. L'Amministrazione è tenuta a dare esecuzione alle sentenze che la riguardano, anche in pendenza di un giudizio di ottemperanza, al fine di evitare un ulteriore aggravio processuale e di spese per il cittadino. Il giudice amministrativo, constatato il soddisfacimento dell'interesse del ricorrente, dichiara la cessazione della materia del contendere e condanna l'Amministrazione alle spese di lite, applicando il principio della soccombenza virtuale, in quanto l'Amministrazione, pur non costituitasi formalmente in giudizio, è comunque risultata soccombente per non aver tempestivamente dato esecuzione alla precedente sentenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/11/2020

N. 02478/2020 REG.PROV.COLL.

N. 02086/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2086 del 2019, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Palermo non costituito in giudizio;

per l’ottemperanza

alla sentenza n. 1816, pubblicata in data 13.04.2018, emessa dal Tribunale civile di Palermo, nella persona del G.O.T. Dott.ssa ((omissis)), spedita in forma esecutiva in data 17.05.2018 e notificata in data 24.05.2018.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'art. 34, co. 5, cod. proc. amm.;

Visti tutti gli atti della causa;

R…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.