Il provvedimento interdittivo antimafia emesso dalla Prefettura nei confronti di un'impresa può essere oggetto di riesame da parte dell'Autorità amministrativa, la quale è tenuta a valutare attentamente le osservazioni presentate dalla parte interessata e a motivare adeguatamente la propria decisione, anche in relazione all'applicabilità delle misure di "Prevenzione Collaborativa" previste dall'art. 94-bis del d.lgs. n. 159/2011. In caso di riesame e adozione di un nuovo provvedimento che superi quello originariamente impugnato, il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, ferma restando la possibilità di impugnare il nuovo provvedimento. Il Giudice amministrativo, nel dichiarare l'improcedibilità del ricorso, può disporre la compensazione delle spese di lite, tenuto conto della definizione in rito della controversia.