Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31890 del 21 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:31890PEN

Massima

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Il concorso nel reato di truffa sussiste anche per coloro che, pur non essendo direttamente partecipi dell'ideazione e dell'esecuzione della condotta fraudolenta, abbiano comunque contribuito in modo consapevole e determinante alla realizzazione dell'illecito profitto, come nel caso di chi abbia accompagnato l'autore principale all'agenzia, sbrigato le formalità del trapasso di proprietà, consegnato l'assegno di provenienza illecita e ricevuto in consegna il veicolo, garantendone la regolarità dell'operazione. Ai fini della configurabilità del concorso nel reato di truffa, non è necessario che il concorrente abbia piena conoscenza di tutti i dettagli della frode, essendo sufficiente che egli abbia consapevolmente prestato il proprio contributo causale alla realizzazione dell'ingiusto profitto, anche in qualità di mero esecutore materiale di una parte dell'attività delittuosa. La determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., deve tenere conto della gravità complessiva della condotta, della rilevanza del contributo causale apportato dal concorrente e della sua capacità a delinquere, senza che sia necessaria una specifica e dettagliata motivazione sulla quantificazione della pena, salvo che questa non risulti manifestamente sproporzionata rispetto alla misura edittale. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con riferimento alle modalità sofisticate della frode, all'entità del danno arrecato, all'assenza di iniziative risarcitorie e alla gravità dei precedenti specifici dell'imputato, senza che il giudice sia tenuto a esaminare tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andre - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto personalmente da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

rappresentata e assistita dall'avv. (OMISSIS), d'ufficio, avverso la sentenza della Corte d'appello di Torino, terza sezione penale, n. 3340/2012, in data 08.11.2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. ((omissis));

udita la requisitoria del Sostituto procuratore generale Dott. ((omissis)) che ha concluso chiedendo il riget…

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