Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17357 del 19 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:17357PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La circostanza aggravante dell'utilizzo del metodo mafioso, prevista dal Decreto Legge 13 maggio 1991, n. 152, articolo 7 (ora articolo 416-bis.1 c.p., comma 1), può essere riconosciuta in relazione ai reati-fine commessi nell'ambito di un'associazione criminale comune di cui all'articolo 416 c.p., senza che ciò determini necessariamente il carattere mafioso dell'associazione stessa. Tuttavia, tale aggravante è ipotizzabile esclusivamente sotto il profilo della finalità di agevolare l'attività di un'associazione mafiosa e non dell'utilizzo del metodo mafioso, dovendosi necessariamente configurare, in quest'ultima ipotesi, il diverso reato di cui all'articolo 416-bis c.p. Pertanto, il riconoscimento dell'aggravante di cui al Decreto Legge n. 152 del 1991, articolo 7 (ora articolo 416-bis.1 c.p., comma 1) in relazione a un'associazione per delinquere "comune" di cui all'articolo 416 c.p. richiede una specifica e adeguata motivazione in ordine alla finalità di agevolare l'attività di un'associazione mafiosa, non essendo sufficiente il mero riferimento all'utilizzo del metodo mafioso. Inoltre, qualora sia riconosciuta la circostanza attenuante ad effetto speciale della cosiddetta "dissociazione attuosa", prevista dal Decreto Legge 13 maggio 1991, n. 152, articolo 8 (ora articolo 416-bis.1 c.p., comma 3), e ricorrano altre circostanze attenuanti in concorso con circostanze aggravanti, soggette al giudizio di comparazione, il giudice deve dapprima determinare la pena effettuando tale giudizio e successivamente, sul risultato che ne consegue, applicare l'attenuante ad effetto speciale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/11/2017 della Corte di Appello di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RICCARDI GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa PICARDI Antonietta, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso di (OMISSIS), e l'inammissibilita' del ricorso di (OMISSIS);
udito il difensore, A…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.