Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38597 del 13 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:38597PEN

Massima

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Il reato di riciclaggio di cui all'art. 648-bis c.p. richiede la prova certa dell'origine delittuosa del denaro o dei beni oggetto della condotta di occultamento o sostituzione, non essendo sufficiente il mero sospetto o la presunzione derivanti dalla condotta dell'imputato o dal suo inserimento in un contesto criminale di tipo mafioso. L'appartenenza dell'imputato ad un'associazione di tipo mafioso, pur potendo costituire un indizio rilevante, non è di per sé sufficiente a dimostrare l'esistenza del delitto presupposto necessario per la configurazione del reato di riciclaggio, dovendosi accertare in modo specifico e concreto la provenienza illecita dei beni oggetto della condotta. Pertanto, la mera gestione di titoli di credito o di conti correnti, anche se effettuata in un contesto di criminalità organizzata, non integra automaticamente il reato di riciclaggio, essendo necessario verificare l'effettiva idoneità della condotta a ostacolare l'identificazione dell'origine delittuosa del denaro o dei beni. La motivazione del provvedimento cautelare deve quindi indicare in modo puntuale gli elementi di prova che consentono di individuare il delitto presupposto del riciclaggio, non essendo sufficiente il mero riferimento alla gravità indiziaria dell'appartenenza dell'imputato ad un'associazione di tipo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PO. LO. , n. il (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 25/03/2008 TRIB. LIBERTA' di CATANIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. ROTELLA MARIO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. GALASSO Aurelio, d'annullamento s.r. circa il secondo capo;

udito il difensore avv. PINO.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1 - PO. Lo. ricorre contro ordinanza Tribunale, che conferma la sua custodia in carcere per articolo 416 bis c.p. (A) e articolo 648 bis c.p. (F…

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