Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12005 del 13 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:12005PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che si può estrarre dalla sentenza è il seguente: Il ricorso straordinario ex art. 625-bis c.p.p. è ammissibile solo per errori di fatto, non per censure attinenti al merito della decisione impugnata. Pertanto, il ricorso che contenga doglianze relative alla mancata valutazione di circostanze aggravanti non contestate nell'imputazione originaria e non oggetto della pronuncia di annullamento con rinvio, risulta inammissibile, in quanto estraneo all'ambito applicativo del rimedio straordinario. In tali casi, il giudice del rinvio è vincolato a pronunciarsi esclusivamente sugli aspetti espressamente indicati nella sentenza di annullamento, senza poter estendere il proprio sindacato ad elementi non rientranti nell'oggetto del giudizio di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/03/2014 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere SILVANA DE BERARDINIS;
sentite le conclusioni del PG TOCCI Stefano, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Il difensore di (OMISSIS) - imputato nel procedimento n. 15485/2013 RG., ha proposto ricorso ai sensi dell'articolo 625 bis c.…

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