Cassazione penale Sez. III sentenza n. 25433 del 9 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:25433PEN

Massima

Massima ufficiale
È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 83 d.l. 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, in riferimento al principio di irretroattività della legge penale sfavorevole di cui all'art. 25, comma 2, Cost. ed all'art. 117, comma 1, Cost., in relazione all'art. 7 CEDU, nella parte in cui prevede la sospensione del corso della prescrizione anche per i reati consumatisi anteriormente alla sua entrata in vigore, in quanto l'effetto sospensivo non è il frutto di una disposizione sostanziale di nuova introduzione, ma è la conseguenza derivante dalla ordinaria applicazione dell'art. 159, primo comma, cod. pen., che lo prevede in ogni caso in cui la sospensione del procedimento sia imposta da una particolare disposizione di legge, come nelle ipotesi appunto contemplate dall'art. 83 d.l. n. 18 del 2020.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1151 della Corte di appello di Venezia del 18 marzo 2019;
letti gli atti di causa, la sentenza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Andrea GENTILI;
sentito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CORASANITI Giuseppe, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata;
sentito, altresi', per il ricorrente, l'avv. (OMISSIS), del…

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