Cassazione penale Sez. III sentenza n. 37391 del 27 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:37391PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legalità sulla motivazione della sentenza di merito, è tenuto a verificare la correttezza dell'applicazione delle norme sulla prescrizione del reato, anche quando la stessa non sia stata rilevata dal giudice di appello, al fine di evitare che venga pronunciata una condanna per un fatto ormai estinto. Inoltre, il giudice di legittimità deve provvedere a colmare le eventuali omissioni della sentenza di merito, come nel caso di mancata pronuncia di assoluzione per insussistenza del fatto, al fine di assicurare la completezza e la coerenza interna del provvedimento. La motivazione della sentenza di merito deve essere logica, esaustiva e coerente, non potendosi ritenere sufficiente un mero richiamo agli esiti delle indagini preliminari, senza alcuna valutazione critica degli elementi di prova. In particolare, nel giudizio abbreviato, il giudice non può esimersi dall'esaminare e valutare gli elementi probatori, non potendosi ritenere che la notizia di reato proveniente da pubblici ufficiali faccia piena prova fino a querela di falso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa il 25 ottobre 2011 dalla corte d'appello di Catania;

udita nella pubblica udienza dell'11 luglio 2012 la relazione fatta dal ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. DELEHAYE Enrico che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con sentenza 27 dicembre 2006 il G…

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