Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 2545 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:2545SENB

Massima

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La sospensione dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande per un periodo non superiore a tre giorni, in caso di recidiva nell'occupazione abusiva di suolo pubblico, deve essere preceduta da una diffida all'interessato volta a consentirgli di conformarsi all'ingiunzione dell'amministrazione di ripristino dello stato dei luoghi. Pertanto, ove l'amministrazione abbia accertato il ripristino dello stato dei luoghi successivamente alla notifica della diffida, non può legittimamente adottare il provvedimento di sospensione dell'attività, in quanto verrebbe meno il presupposto della persistente inottemperanza all'ordine di ripristino. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la sospensione dell'attività commerciale per recidiva nell'occupazione abusiva di suolo pubblico è subordinata alla previa diffida all'interessato, al fine di consentirgli di conformarsi all'ingiunzione amministrativa, e che tale provvedimento non può essere adottato qualora sia accertato il ripristino dello stato dei luoghi successivamente alla notifica della diffida, venendo meno il presupposto della persistente inottemperanza. Tale principio si fonda sull'esigenza di garantire il contraddittorio e il diritto di difesa dell'interessato, nonché sul carattere sanzionatorio e non meramente ripristinatorio della misura della sospensione, che pertanto presuppone la perdurante violazione dell'ordine di ripristino. La massima si applica a tutti i casi di sospensione dell'attività commerciale per recidiva nell'occupazione abusiva di suolo pubblico, indipendentemente dalle specifiche attività svolte e dalle caratteristiche del caso concreto, essendo incentrata sui presupposti e sulla funzione della diffida e della verifica della persistente inottemperanza all'ordine di ripristino.

Sentenza completa

N. 01424/2012
REG.RIC.

N. 02545/2012 REG.PROV.COLL.

N. 01424/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1424 del 2012, proposto dalla:
società Ristorante Carlo Menta s.r.l., in persona del legale rapp.te p.t., rappresentato e difeso dagli avv. Alessia D'Alessio e Giorgio Petrachi, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Alessia D'Alessio, in Roma, viale dell'Arte n. 85;

contro

Roma Capitale - Municipio Roma Centro Storico, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Sergio Siracusa, con domicilio eletto presso gli uffici in Roma, via del Tempio di Giove n. 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale…

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