Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17056 del 26 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:17056PEN

Massima

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Il danneggiamento di cose esposte alla pubblica fede, anche se commesso in luoghi privati ma aperti al pubblico, integra il reato di danneggiamento aggravato ai sensi dell'articolo 635, comma 2, n. 3, del codice penale. La Corte di cassazione, nel sindacare la legittimità della decisione di merito, non può sostituire la propria valutazione delle risultanze probatorie a quella compiuta dai giudici di primo e secondo grado, essendo preclusa la rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata e l'adozione di nuovi o diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti. Il giudizio di legittimità della Corte di cassazione si risolve nel verificare se la motivazione dei giudici di merito sia intrinsecamente razionale e capace di rappresentare e spiegare l'iter logico seguito, senza poter confondere tale verifica con una nuova valutazione delle risultanze acquisite. L'inammissibilità del ricorso per cassazione dovuta alla manifesta infondatezza dei motivi non consente il formarsi di un valido rapporto di impugnazione e preclude, pertanto, la possibilità di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, come la prescrizione del reato maturata dopo la pronuncia della sentenza di secondo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1030/2015 emessa in data 12 marzo 2015 dalla Corte d'appello di Bologna.
Sentita la relazione svolta in pubblica udienza dal Consigliere Dott. D'ARRIGO Cosimo;
udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ORSI Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha insistito nell'accoglimento del ricorso e, in subordine, ha eccepit…

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