Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31899 del 12 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:31899PEN

Massima

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Il rilascio di un certificato medico falso, attestante indebitamente la necessità di riposo e cure per il dipendente, al fine di ottenere ingiustamente il pagamento dello stipendio per i giorni di assenza dal lavoro, integra il reato di falsità ideologica in atto pubblico e il reato di truffa aggravata, anche qualora il dipendente si sia effettivamente recato all'estero per sottoporsi a cure mediche, in quanto la falsità del certificato e il conseguente raggiro nei confronti dell'amministrazione pubblica sussistono comunque, indipendentemente dalla finalità del viaggio all'estero. Tuttavia, il decorso del termine di prescrizione determina l'estinzione dei reati, non risultando dagli atti la prova evidente che il fatto non sussiste o non costituisce reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. AGRO' Antonio S. - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco P - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sui ricorsi proposti da:

FE. El. , nata il (OMESSO);

FE. Gi. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza n. 188/D emessa il 3.2.2009 dalla Corte d'appello di Catania;

Udita la relazione svolta dal presidente Tito Garribba;

Udito il P.M., in persona del Sost. Procuratore Generale Dott. D'Angelo G., che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

Udito il difensore avv. RUSSOTTO GIUSEPPE, che ha concluso…

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