Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3697 del 27 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3697PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti e ricettazioni di autovetture nonché di estorsioni, caratterizzato da una pluralità di organizzazioni criminali operanti in un determinato territorio, con una struttura stabile e continuativa, che si relazionano tra loro per lo scambio di informazioni e la suddivisione dei proventi illeciti, integra il presupposto cautelare di cui all'art. 273 c.p.p. Sussistono gravi indizi di colpevolezza nei confronti di un soggetto che risulta stabilmente dialogare con gli altri membri del sodalizio in ordine ai profili organizzativi e strutturali delle attività illecite, relazionarsi con continuità con gli autori dei furti e con i membri di altri gruppi criminali, essere riconosciuto come punto di riferimento stabile per il reperimento di autovetture rubate e le conseguenti negoziazioni illecite con i proprietari interessati alla restituzione, nonché avere la disponibilità di autovetture provento di furto, nella consapevolezza della loro provenienza delittuosa, e partecipare alle ricettazioni e alle correlative estorsioni ai danni dei proprietari. Tali elementi, unitamente alla negativa personalità dell'indagato, gravato da numerose condanne per reati contro il patrimonio, e alle modalità delle condotte illecite, poste in essere in un contesto organizzato e ben collaudato, connotato da stabili rapporti con soggetti dediti alle medesime attività criminose, integrano il fumus commissi delicti e le esigenze cautelari di cui all'art. 274 c.p.p., lett. c), giustificando l'adozione della misura cautelare della custodia in carcere, ritenuta proporzionata rispetto alla gravità dei fatti e alla personalità dell'indagato, in quanto le esigenze cautelari non risultano altrimenti tutelabili con misure meno afflittive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. IMPERIALI Lucia - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 432/2015 del TRIBUNALE di Catania, sezione del Riesame, in data 31/03/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. LUCIANO IMPERIALI;
sentite le conclusioni del Procuratore Generale, Dott. Gabriele Mastrotta, che chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), del foro di (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 2/3/2015 il giudice per le indagini preliminari del …

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