Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10407 del 12 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:10407PEN

Massima

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Il giudizio di legittimità sulla misura cautelare della custodia in carcere non può investire la valutazione e l'apprezzamento degli elementi probatori acquisiti, che attengono al merito della decisione, se non quando risulti viziato il discorso giustificativo sulla loro capacità dimostrativa. Il controllo di legittimità si limita a verificare la correttezza della motivazione in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, senza poter sindacare la ricostruzione dei fatti o l'attendibilità delle fonti, salvo che non emergano vizi logico-giuridici. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di conferma della misura cautelare è inammissibile qualora la motivazione del giudice di merito, priva di vizi, abbia adeguatamente argomentato sulla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, valorizzando gli elementi probatori acquisiti e disattendendo le censure difensive in modo logico e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. FLORIT Francesco - Consigliere

Dott. LEOPIZZI Alessandro - Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di
Ha.Os. (CUI: (Omissis)) nato il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 29/09/2023 del TRIBUNALE DEL RIESAME di MILANO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSANDRO LEOPIZZI;
lette le richieste del PG MARIAEMANUELA GUERRA, che ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il Tribunale di Milano, in funzione di Tribunale del riesame, ha integralmente confermato l'ordinanza del Giudice per le indagini…

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