Il giudice del rito speciale del patteggiamento, pur vincolato al contenuto dell'accordo negoziale raggiunto tra le parti, è tenuto ad adottare con la sentenza di applicazione della pena quelle statuizioni la cui imposizione è prevista dalla legge, anche se non espressamente concordate. Pertanto, qualora l'accordo non preveda la subordinazione della concessione della sospensione condizionale della pena all'adempimento di specifici obblighi, come prescritto dall'articolo 165, comma 5, c.p. per i reati di violenza di genere o domestica, il giudice non può ometterli, dovendo in tal caso rigettare integralmente la richiesta di patteggiamento. Tale violazione, incidendo sulla legalità della pena, costituisce motivo di ricorso per cassazione ai sensi dell'articolo 448, comma 2-bis, c.p.p., in quanto la mancata previsione di tali obblighi, volti a prevenire il rischio di recidiva, contrasta con la ratio delle riforme normative che hanno rafforzato la tutela delle vittime di tali reati, anche in adeguamento agli obblighi internazionali assunti dallo Stato.