Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 32695 del 27 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:32695PEN

Massima

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Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione ai sensi dell'art. 314 comma 2 c.p.p. sussiste quando, con decisione irrevocabile, sia accertata l'illegittimità del provvedimento cautelare per l'assenza originaria delle condizioni di applicabilità previste dagli artt. 273 e 280 c.p.p., senza che rilevi la condotta dolosa o gravemente colposa del soggetto sottoposto a misura, qualora tale illegittimità sia stata dichiarata sulla base del medesimo compendio probatorio valutato dal giudice della cautela. In tali ipotesi, infatti, il giudice della riparazione non può procedere a una nuova autonoma valutazione della condotta del richiedente, essendo precluso il riesame degli elementi che hanno determinato la declaratoria di illegittimità del provvedimento cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERRAO Eugenia - Presidente

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. MARI Attilio - Consigliere

Dott. RICCI Anna - rel. Consigliere

Dott. CIRESE Marina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI PALERMO:
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE;
avverso l'ordinanza del 17/11/2022 della CORTE APPELLO di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANNA LUISA ANGELA RICCI;
lette le conclusioni del PG che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'Appello di Palermo ha accolto la richiesta di riparazione, …

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