Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 32122 del 4 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:32122PEN

Massima

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Il possesso di una quantità di sostanza stupefacente, anche se modesta e suddivisa in dosi, unitamente al rinvenimento di strumenti atti al confezionamento e alla suddivisione della droga, integra il reato di detenzione ai fini di spaccio, in quanto tali elementi probatori corroborano l'ipotesi criminosa di detenzione della droga per finalità di cessione a terzi, indipendentemente dall'effettiva commercializzazione della sostanza. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato, non è tenuto a dare conto di ogni singola argomentazione difensiva, essendo sufficiente una motivazione logica e coerente che dia conto delle ragioni poste a fondamento della decisione, senza che il giudice di legittimità possa sindacare la valutazione degli elementi di fatto compiuta dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA Rocco M. - Presidente

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. RANALDI Alessand - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/9/2016 Corte di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. Con sentenza del 26.9.2016 la Corte di appello di Roma ha confermato la sentenza del GUP del Tribu…

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