Tribunale Amministrativo Regionale Basilicata - Potenza sentenza n. 481 del 2018

ECLI:IT:TARBAS:2018:481SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nelle gare di appalti pubblici il giudizio di valutazione dell'anomalia dell'offerta costituisce espressione di un potere ampiamente discrezionale, connotato da elementi di tecnicismo frammisti a valutazioni di opportunità non direttamente sindacabili dal giudice amministrativo, salvo che non trasmodino nella manifesta erroneità e/o illogicità. La valutazione di congruità deve essere globale e sintetica, senza concentrarsi esclusivamente ed in modo parcellizzato sulle singole voci di prezzo, dal momento che l'obiettivo dell'indagine è l'accertamento dell'affidabilità dell'offerta nel suo complesso e non già delle singole voci che la compongono. Nell'ambito del subprocedimento di verifica della congruità dell'offerta presentata, l'impresa aggiudicataria può rimodulare i costi inizialmente determinati, senza però modificare l'importo complessivo dell'offerta presentata, in quanto l'unica finalità di tale procedimento è quella di accertare la serietà dell'offerta formulata e l'affidabilità dell'aggiudicataria. Non è possibile fissare una quota rigida di utile al di sotto della quale l'offerta debba considerarsi per definizione incongrua, atteso che anche un utile apparentemente modesto può comportare una serie di benefici indiretti. Tuttavia, la stazione appaltante deve valutare con particolare attenzione l'offerta tecnica, verificando la piena conformità delle caratteristiche tecniche dei beni/servizi offerti rispetto a quanto richiesto dalla lex specialis di gara, senza poter considerare equivalenti soluzioni tecniche che, pur formalmente conformi, non garantiscano gli stessi livelli di prestazione e affidabilità.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/07/2018

N. 00481/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00146/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 146 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto dall’Istituto di Vigilanza Soc. Coop. Città di Potenza, in persona del legale rappresentante p.t., in proprio e nella qualità di mandataria della costituenda ATI con gli Istituti di Vigilanza Soc. Coop. Global Città di Potenza e C.V.S. S.r.l., rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)), PEC [email protected], con domicilio eletto in ((omissis)) n. 102;

contro

Università degli Studi della Basilicata, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Potenza, PEC [email protected]

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