Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42818 del 17 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:42818PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione di un provvedimento cautelare emesso dal tribunale del riesame in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, deve verificare la congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter sindacare la diversa valutazione delle circostanze di fatto già esaminate dal giudice di merito, essendo tale valutazione riservata a quest'ultimo. Pertanto, le censure che, pur investendo formalmente la motivazione, si risolvono nella mera richiesta di una diversa valutazione delle prove, sono inammissibili in sede di legittimità. La motivazione del tribunale del riesame deve dare adeguato conto delle ragioni che hanno indotto ad affermare la gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato, senza necessità di una puntuale confutazione di tutte le argomentazioni difensive, essendo sufficiente una motivazione logica e coerente con i principi di diritto applicabili. In particolare, nel caso di reati associativi, la valutazione della gravità degli indizi può fondarsi sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, purché sottoposte a positivo vaglio di attendibilità e sorrette da riscontri esterni, mentre per i reati fine, come l'estorsione, possono assumere rilievo elementi quali appunti e registrazioni relativi alle condotte estorsive contestate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA Bruno - Presidente

Dott. MANNINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GA. FE., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 07/04/2008 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. MATERA LINA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO

Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale di Palermo ha rigettato l'istanza di riesame proposta …

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