Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43677 del 10 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:43677PEN

Massima

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Il legale rappresentante di un'impresa alimentare che commercializza un prodotto importato contenente una sostanza nociva, pur essendo stato avvisato dall'importatore della necessità di sospenderne la vendita in attesa dell'esito delle analisi, e che invece riconfeziona e pone il proprio marchio sul prodotto, risponde penalmente per la violazione della normativa sulla sicurezza alimentare. Infatti, il dovere di diligenza e controllo sulla qualità e sicurezza dei prodotti alimentari commercializzati grava in capo all'imprenditore, il quale non può esimersi da tale responsabilità delegandola all'importatore, essendo tenuto a verificare personalmente la conformità del prodotto prima di immetterlo in commercio. La mancata adozione di tali cautele integra la fattispecie di reato prevista dalla legge, a prescindere dall'effettiva nocività del prodotto, in quanto la tutela della salute pubblica impone un obbligo di controllo e vigilanza rigoroso in capo all'operatore del settore alimentare. Pertanto, il legale rappresentante dell'impresa che non ottempera a tali doveri di diligenza e controllo, ponendo in commercio un prodotto alimentare non conforme, risponde penalmente per la violazione della normativa sulla sicurezza alimentare, a prescindere dalla prova della effettiva nocività del prodotto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RE. DO. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 279/2008 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 12/01/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/11/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Udito il difensore avv. Salotti S., che chie…

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