Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19107 del 24 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:19107PEN

Massima

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Il giudice, nel convalidare il provvedimento del Questore che impone misure di prevenzione incidenti sulla libertà personale, è tenuto a verificare puntualmente la sussistenza di tutti i presupposti di legge, compresi quelli relativi alla concreta e attuale pericolosità sociale del soggetto, alle ragioni di necessità e urgenza, nonché alla proporzionalità della durata della misura, motivando adeguatamente in ordine a tali elementi. In particolare, ove il provvedimento preveda, oltre al divieto di accesso agli impianti sportivi, anche l'obbligo di presentazione periodica alla polizia, il giudice deve effettuare una specifica verifica della sussistenza dei presupposti per l'imposizione di tale ulteriore misura, non potendosi ritenere sufficiente il mero richiamo generico alle prescrizioni contenute nell'atto amministrativo. La carenza di una motivazione esplicita e congrua su tali profili determina l'annullamento del provvedimento di convalida limitatamente alla parte relativa all'obbligo di presentazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/7/2019 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Giovanni Liberati;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Cesqui Elisabetta, che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 13 luglio 2019 il Giudice pe…

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