Cassazione penale Sez. III sentenza n. 25993 del 8 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:25993PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza della circostanza attenuante della lieve entità del fatto di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990, è tenuto a effettuare una valutazione complessiva e comparativa di tutti gli indici normativamente rilevanti, senza poter privilegiare in modo aprioristico e unilaterale uno solo di essi, ma considerando il loro eventuale rapporto di compensazione e neutralizzazione. Solo all'esito di tale valutazione globale è possibile che uno degli indizi assuma valore assorbente, a condizione che la sua intrinseca espressività sia tale da non poter essere compensata da quella di segno eventualmente opposto di uno o più degli altri. Pertanto, il giudice deve dare conto, nella motivazione, non solo dei motivi che logicamente impongono di valutare un singolo dato ostativo al riconoscimento del più contenuto disvalore del fatto, ma anche delle ragioni per cui la sua carica negativa non può ritenersi bilanciata da altri elementi eventualmente indicativi, se singolarmente considerati, della sua ridotta offensività. Anche l'elemento ponderale, pur potendo assumere valore negativo assorbente, deve essere valutato in concreto nel confronto con le altre circostanze del fatto rilevanti secondo i parametri normativi di riferimento, senza che la detenzione di quantitativi non minimali o la detenzione di pochi grammi di stupefacente siano di per sé decisive per l'applicazione o meno della circostanza attenuante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/06/2020 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. SEMERARO LUCA;
lette le conclusioni del PG, in persona del Sostituto Procuratore MASTROBERARDINO PAOLA, che chiede di dichiarare inammissibile il ricorso;
Lette le conclusioni del difensore, avv. (OMISSIS);
il difensore chiede l'accoglimento dell'impugnazione.
Ricorso trattato ai sensi…

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