Consiglio di Stato sentenza n. 2403 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:2403SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità amministrativa, può adottare piani di massima occupabilità del suolo pubblico che prevedano la riduzione o l'esclusione di concessioni di occupazione in determinate aree, purché tali scelte siano adeguatamente motivate e risultino coerenti con gli obiettivi generali di tutela del patrimonio storico-artistico, della circolazione, della sicurezza e dell'ambiente. Tali piani, adottati dai Municipi nell'ambito delle competenze loro attribuite, non devono necessariamente essere preceduti da una comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell'art. 7 della l. 241/1990, in quanto eventuali vizi procedimentali non invalidanti ai sensi dell'art. 21-octies, comma 2, della medesima legge. L'amministrazione non è inoltre tenuta a una puntuale motivazione delle scelte pianificatorie relative a ciascuna posizione individuale, essendo sufficiente che le statuizioni risultino complessivamente coerenti con i principi e gli obiettivi generali della pianificazione, senza evidenti profili di irragionevolezza o abnormità. Infine, la compressione delle posizioni individuali operata nell'ambito della pianificazione non determina necessariamente la violazione del principio di tutela della libertà di iniziativa economica e dei diritti acquisiti, dovendo tale bilanciamento essere operato dall'amministrazione nel rispetto dei richiamati interessi pubblici generali.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/05/2017

N. 02403/2017REG.PROV.COLL.

N. 08387/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 8387 del 2014, proposto dalla Arp S.r.l. e dalla ((omissis)), in persona dei legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentate e difese dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale XXI Aprile, n. 11;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Rosalda Rocchi, con la quale è domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per la riforma della sentenza del T.A.R. del Lazio, Sezione II-ter, n. 3001/2014;

Visti il ricorso in appello e i relativi…

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