Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9741 del 28 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:9741PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La misura cautelare della custodia in carcere può essere legittimamente applicata quando sussistono gravi indizi di colpevolezza in relazione al reato contestato e concrete esigenze cautelari, quali il pericolo di fuga o di reiterazione del reato, che giustifichino l'adozione di una misura così afflittiva della libertà personale. Tali esigenze cautelari devono essere adeguatamente motivate dal giudice, anche in relazione alla durata delle indagini, e la misura deve essere proporzionata alla gravità del fatto e alla prognosi di pericolosità sociale dell'indagato. Tuttavia, il venir meno delle esigenze cautelari, come nel caso di concessione degli arresti domiciliari, determina la carenza di interesse all'impugnazione della misura cautelare, rendendo il ricorso inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. ALMA Marco M. - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la ordinanza n. 469/16 in data 13/05/2016 del Tribunale di Reggio Calabria in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALMA ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SPINACI Sante, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita…

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