Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La pubblica amministrazione, nell'esercizio della propria attività amministrativa, è tenuta a motivare adeguatamente le proprie determinazioni, in particolare quando esse incidono negativamente su impegni di spesa assunti in precedenza attraverso accordi e protocolli d'intesa con altre amministrazioni pubbliche. La carenza di motivazione, che non consenta di comprendere il nesso logico-giuridico tra le limitazioni di spesa imposte da sopravvenute disposizioni normative e la decisione di non dare corso agli impegni precedentemente assunti, determina l'illegittimità dell'atto per violazione del principio di trasparenza e buon andamento dell'azione amministrativa. Ciò vale anche quando l'impegno di spesa sia finanziato con fondi comunitari, in relazione ai quali la normativa statale di contenimento della spesa pubblica può presentare profili di incerta applicabilità, richiedendo pertanto una puntuale e adeguata motivazione.