Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12412 del 19 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:12412PEN

Massima

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Il possesso di un bene mobile, provento di furto, integra il reato di ricettazione anche in assenza di una plausibile giustificazione circa le modalità di acquisto del possesso, quando il bene presenti evidenti segni di manomissione, come il blocchetto di accensione rotto, e l'accertamento tecnico ne confermi l'alterazione del numero di telaio. In tali ipotesi, il giudice di merito può legittimamente ritenere provata la provenienza delittuosa del bene, in assenza di una diversa e credibile spiegazione fornita dall'imputato, in applicazione del principio per cui il possesso di cose provenienti da delitto fa presumere, salvo prova contraria, che il possessore ne sia a conoscenza. Tale presunzione di scienza della provenienza delittuosa del bene può essere superata solo attraverso una giustificazione plausibile e credibile fornita dall'imputato in ordine alle modalità di acquisto del possesso, non essendo sufficiente la mera negazione della consapevolezza della provenienza delittuosa. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la responsabilità dell'imputato per il reato di ricettazione, deve tenere conto non solo degli elementi oggettivi, quali l'alterazione del numero di telaio e gli altri segni di manomissione del bene, ma anche della mancanza di una credibile spiegazione da parte dell'imputato circa le modalità di acquisto del possesso, in applicazione del principio per cui il possesso di cose provenienti da delitto fa presumere, salvo prova contraria, che il possessore ne sia a conoscenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) EL. EL. SA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 05/11/2003 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. NUZZO LAURENZA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI CASOLA Carlo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

El. El. Sa.,…

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