Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29966 del 29 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:29966PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato continuato e l'associazione per delinquere sono fattispecie distinte, la cui sussistenza deve essere accertata dal giudice sulla base di elementi probatori specifici. Mentre il concorso di persone si realizza attraverso il contributo di più soggetti alla commissione di una pluralità di reati, l'associazione per delinquere richiede l'esistenza di una struttura organizzata, con una base operativa e una suddivisione di ruoli, finalizzata alla commissione indeterminata di reati. Pertanto, la prova dell'associazione non può fondarsi esclusivamente sulla reiterazione dei reati-fine, ma deve emergere anche da elementi ulteriori, quali la presenza di una sede operativa, la stabilità del vincolo associativo e la ripartizione di compiti tra i partecipi. Inoltre, il ruolo apicale dell'imputato all'interno del sodalizio criminoso può costituire un valido presupposto per l'attribuzione a suo carico dei singoli reati commessi attraverso lo strumento societario di cui egli risulti essere il dominus di fatto, purché tale posizione di vertice sia adeguatamente motivata sulla base di elementi probatori specifici. Infine, la mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche deve essere sorretta da una motivazione che faccia riferimento agli indici di natura personale e fattuale rilevanti nel caso concreto, senza necessità di un'analitica disamina di tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/04/2019 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. PAOLA BORRELLI;
udite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dr. DI LEO GIOVANNI, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza impugnata e' stata pronunziata il 9 aprile 2019 dalla Corte di appello di Reggio…

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