Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30944 del 19 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:30944PEN

Massima

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Il metodo mafioso, caratterizzato dall'utilizzo della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, costituisce elemento essenziale per la configurazione del reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p., anche in contesti geografici non tipicamente connotati dalla presenza di organizzazioni criminali di stampo mafioso. Pertanto, ai fini della sussistenza del delitto di cui all'art. 416-bis c.p., è necessario che l'attività criminosa del sodalizio si manifesti all'esterno attraverso l'esercizio di una carica intimidatrice, idonea a determinare uno stato di soggezione e di omertà nella comunità di riferimento, a prescindere dalla natura dei reati-fine perseguiti. La prova dell'utilizzo del metodo mafioso può essere desunta anche da elementi indiziari, quali il ruolo di vertice rivestito da alcuni membri dell'associazione, la capacità di condizionare l'attività economica e la vita sociale di un determinato territorio, nonché la disponibilità di risorse finanziarie e logistiche per il sostentamento dei detenuti affiliati. Inoltre, l'affiliazione al sodalizio criminoso può avvenire anche in assenza di formali riti di iniziazione, attraverso il compimento di atti dimostrativi della partecipazione all'associazione e della condivisione dei suoi scopi. Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 416-bis c.p., è sufficiente che l'indagato abbia fornito un contributo, anche di natura meramente organizzativa o logistica, alla realizzazione dei reati-fine dell'associazione, senza che sia necessaria la prova della sua diretta partecipazione agli episodi delittuosi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. AMATORE Rober - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), il (OMISSIS);
avverso la ordinanza del Tribunale della Liberta' di Torino del 8.2.216;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. AMATORE Roberto;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FIMIANI Pasquale che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza imp…

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