Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47180 del 27 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:47180PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, redige un verbale di arresto o di perquisizione contenente false attestazioni in merito alle modalità di svolgimento dell'operazione di polizia, commette il reato di falso ideologico in atto pubblico aggravato dalla sua qualità di pubblico ufficiale. Tale verbale, essendo redatto da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, è dotato di fede privilegiata fino a querela di falso, sicché la sua falsità non può essere semplicemente disattesa ma deve essere accertata attraverso la procedura di querela di falso. Il pubblico ufficiale che, pur non essendo direttamente coinvolto nella redazione del verbale mendace, ne abbia consapevolmente condiviso il contenuto falso apponendovi la propria firma, risponde anch'egli del reato di falso ideologico in atto pubblico aggravato, in quanto concorrente nel reato. Inoltre, il pubblico ufficiale che, pur essendo a conoscenza di irregolarità commesse dai propri colleghi nell'espletamento di un'operazione di polizia, ometta di redigere il verbale delle attività svolte, commette il reato di omissione di atti d'ufficio. La gravità della condotta del pubblico ufficiale che ha consapevolmente partecipato alla redazione di un verbale falso, in violazione dei doveri inerenti alla sua funzione, giustifica l'applicazione dell'aggravante speciale prevista dall'art. 476, comma 2, c.p., la quale può essere bilanciata con le circostanze attenuanti generiche solo in caso di equivalenza, in ragione della particolare riprovevolezza del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 13/11/2012 della Corte d'appello di Brescia R.G. n. 1222/2010;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione svolta dal Consigliere Dott. Giuseppe De Marzo;

udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. Cedrangolo Oscar, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso del (OMISSIS) e per il rigetto del …

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