Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13413 del 12 aprile 2005

ECLI:IT:CASS:2005:13413PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di misure di prevenzione e disposizioni contro la mafia, l'applicazione della confisca, che determina la successione dello Stato, a titolo particolare, nella titolarità del bene, non comporta l'estinzione dei diritti reali di garanzia costituiti sul bene confiscato a favore dei terzi, i quali possono far valere in sede esecutiva i propri diritti, a condizione che si tratti di terzi in buona fede, che abbiano trascritto il proprio titolo anteriormente al sequestro ai fini di prevenzione. (La Corte ha anche precisato che incombe ai terzi, che vantano diritti reali sul bene confiscato, l'onere di provare i fatti costitutivi della pretesa che intendono far valere e cioè la tempestiva iscrizione dell'ipoteca nei pubblici registri immobiliari e la sussistenza della buona fede ).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE PRIMA PENALE
composta dai signori:
Renato Teresi - Presidente
Edoardo Fazzioli - Consigliere
Piero Mocali - Consigliere
Giovanni Silvestri - Consigliere Rel.
Grazia Corradini - Consigliere
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso proposto dalla s.p.a. Se. Im. Ba. - S.I.B., in persona del legale rappresentante, con sede in Mi., Corso Mo. n. 19;
avverso l'ordinanza pronunciata il 16.4.2004 dal Tribunale di Salerno, in funzione di giudice dell'esecuzione;
Udita la relazione fatta dal Consigliere dott. Giovanni Silvestri;
Esaminati gli atti;
Sentite le conclusioni del Procuratore Generale presso questa Corte, nella persona del sostituto dott. Antonio Gialanella, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;
RITENUTO IN FATTO
Con ordinanza del 16.4.2004, il Tribunale di Salerno, in funzione di giudice dell'esecuzione, rigettava …

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