Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2070 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:2070SENT

Massima

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La revoca dell'aggiudicazione definitiva di un appalto pubblico e la successiva nuova aggiudicazione in favore di un diverso concorrente sono legittimi qualora siano adeguatamente motivati e rispettino i principi di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa. L'amministrazione aggiudicatrice, infatti, può revocare l'aggiudicazione definitiva già disposta in favore di un operatore economico, anche in presenza di un contratto già stipulato, quando sopravvengano ragioni di pubblico interesse o mutamenti della situazione di fatto o di diritto, ovvero quando l'aggiudicazione sia viziata da illegittimità. In tali ipotesi, l'amministrazione è tenuta a valutare attentamente gli interessi in gioco, contemperando l'esigenza di tutelare l'affidamento del primo aggiudicatario con quella di assicurare il corretto svolgimento della procedura di gara e la realizzazione dell'interesse pubblico sotteso all'appalto. La revoca e la nuova aggiudicazione devono pertanto essere adeguatamente motivate, nel rispetto del principio di proporzionalità, in modo da rendere manifesta la sussistenza di un interesse pubblico prevalente rispetto a quello del primo aggiudicatario. Inoltre, la nuova aggiudicazione deve avvenire nel rispetto dei principi di parità di trattamento, non discriminazione e trasparenza, garantendo la riapertura della competizione tra tutti i concorrenti in possesso dei requisiti richiesti. Qualora l'amministrazione aggiudicatrice non rispetti tali presupposti e modalità procedimentali, la revoca dell'aggiudicazione definitiva e la successiva nuova aggiudicazione possono essere censurate in sede giurisdizionale per violazione di legge ed eccesso di potere.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/02/2018

N. 02070/2018 REG.PROV.COLL.

N. 06218/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6218 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
SI.GEN.CO. Sistemi Generali Costruzione s.p.a, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del secondo in Roma, via ((omissis)), n.2, riassunto da Fallimento SI.GEN.CO. rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, p.zza Adriana, n.20;

contro

Commissario Delegato
ex
O.P.C.M. n. 3738/09, Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, rappresent…

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