Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42469 del 31 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:42469PEN

Massima

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Il delitto di incendio di cui all'art. 423 c.p. si configura quando l'autore, oltre ad agire con il fine di danneggiare, abbia la coscienza e la volontà di cagionare un fatto di entità tale da assumere le dimensioni di un fuoco di non lievi proporzioni, a prescindere dall'effettiva propagazione delle fiamme e dal concreto pericolo per la pubblica incolumità. Pertanto, la qualificazione giuridica della condotta come incendio, anziché come semplice danneggiamento seguito da incendio ai sensi dell'art. 424 c.p., comma 2, è legittima quando le modalità e le circostanze dell'azione, come l'entità delle fiamme, la vicinanza di beni e persone, la presenza di vegetazione secca e la possibilità di insorgere di vento forte, dimostrino che l'agente aveva coscienza e volontà di provocare un evento di incendio, a prescindere dall'effettiva propagazione delle fiamme e dal concreto pericolo per la pubblica incolumità. La diversa qualificazione giuridica della condotta incide sui termini di durata della custodia cautelare, ma non è di per sé sufficiente a giustificare la revoca o la sostituzione della misura cautelare, dovendo il giudice valutare la permanenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari sulla base di tutti gli elementi di fatto e di diritto rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 46/2012 TRIB. LIBERTA' di CAGLIARI, del 02/03/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;

sentite le conclusioni del PG Dott. Fraticelli Mario, di rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Cagliari, provvedendo ai sensi dell'articolo 310 c.p.p., con ordinanza del 2 marzo 2012 rigettava l'appello proposto …

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