Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 459 del 2021

ECLI:IT:TARMI:2021:459SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La pianificazione urbanistica comunale, pur implicando valutazioni di merito e di opportunità sulla scorta di valutazioni comparative degli interessi pubblici in gioco, non è sottratta al sindacato di legittimità del giudice amministrativo, il quale può intervenire qualora le scelte risultino inficiate da palesi travisamenti dei fatti, illogicità o irragionevolezze manifeste. Le scelte urbanistiche, infatti, non sono finalizzate solo all'ordinato sviluppo edilizio del territorio, ma anche alla realizzazione contemperata di una pluralità di differenti interessi pubblici, che trovano il proprio fondamento in valori costituzionalmente garantiti, come la tutela ambientale ed ecologica. Pertanto, la destinazione di un'area a verde agricolo può giustificarsi non solo con esigenze di carattere agricolo, ma anche con la necessità di impedire ulteriori edificazioni e garantire l'equilibrio delle condizioni di vivibilità, assicurando la quota di valori naturalistici e ambientali necessaria a compensare gli effetti dell'espansione dell'aggregato urbano. L'onere di motivazione gravante sull'amministrazione in sede di adozione di uno strumento urbanistico, salvo i casi in cui esso incida su zone territorialmente circoscritte ledendo legittime aspettative, è di carattere generale e risulta soddisfatto con l'indicazione dei profili generali e dei criteri che sorreggono le scelte effettuate, senza necessità di una motivazione puntuale e "mirata". Infine, la semplice "reformatio in peius" della disciplina urbanistica attraverso il ridimensionamento dell'attitudine edificatoria di un'area è interdetta solo da determinazioni vincolanti per l'amministrazione in ordine ad una diversa "zonizzazione" dell'area stessa, ovvero tali da fondare legittime aspettative, potendosi configurare un affidamento qualificato del privato esclusivamente in presenza di convenzioni di lottizzazione, accordi di diritto privato intercorsi tra il Comune e i proprietari delle aree, aspettative nascenti da giudicati di annullamento di dinieghi di concessione edilizia o di silenzio - rifiuto su una domanda di concessione o ancora nella modificazione in zona agricola della destinazione di un'area limitata, interclusa da fondi edificati in modo non abusivo.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/02/2021

N. 00459/2021 REG.PROV.COLL.

N. 03111/2012 REG.RIC.

N. 02090/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3111 del 2012, proposto da
Immobiliare Santa Rita s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, Alessandra Citterio, Lorena Corbetta, Roberta Corbetta, Oscar Sala, rappresentati e difesi dagli avvocati Claudio Sala e Maria Sala, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Desio, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Alberto Fossati, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

- Provincia di Monza e Brianza, in persona del leg…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.