Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39893 del 4 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:39893PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La confisca di un bene immobile ai sensi dell'art. 12-sexies del d.l. n. 306 del 1992 può essere disposta anche dal giudice dell'esecuzione, in presenza di una condanna definitiva per reati di associazione di tipo mafioso o altri gravi delitti, qualora il condannato non sia in grado di giustificare la legittima provenienza del bene, il cui valore risulti sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati o all'attività economica svolta. La presunzione di illecita accumulazione patrimoniale opera anche nei confronti dei beni intestati al coniuge del condannato, qualora la sproporzione tra il patrimonio nella titolarità del coniuge e la sua attività lavorativa, unitamente ad altre circostanze concrete, dimostri la natura simulata dell'intestazione. L'onere di provare la legittima provenienza del bene grava sul condannato e sul suo coniuge, senza che rilevi la circostanza che il bene sia stato acquistato mediante accensione di un mutuo, posto che tale finanziamento deve comunque essere rimborsato e ha un costo, sicché è in relazione a tale onere finanziario che deve essere valutata l'eventuale incapienza di risorse lecite da parte del nucleo familiare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/12/2017 della CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ROCCHI GIACOMO;
lette le conclusioni del P.G. Dott. MAZZOTTA Gabriele che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, la Corte di assise di appello di Napoli, in funzione di giudice dell'esecuzione, rigettava l'opposizione proposta da (O…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.