Cassazione penale Sez. III sentenza n. 25979 del 12 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:25979PEN

Massima

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Il possesso di quantità anche modeste di sostanze stupefacenti, suddivise in più confezioni e accompagnate dal possesso di strumenti idonei al confezionamento e alla cessione, integra il reato di illecita detenzione di droga, a prescindere dall'effettiva destinazione della sostanza al consumo personale, essendo onere dell'imputato fornire la prova di tale destinazione. La mera asserita finalità di consumo personale, non suffragata da elementi concreti, non è sufficiente a escludere la configurabilità del reato, in quanto il giudice di merito può legittimamente ritenere che la condotta dell'imputato, valutata complessivamente sulla base di tutti gli elementi di fatto emersi, sia incompatibile con un uso meramente personale della droga. Inoltre, la determinazione della pena nel minimo edittale, pur in presenza di circostanze favorevoli all'imputato come l'incensuratezza e lo svolgimento di attività lavorativa, è congrua in relazione alla gravità del fatto, caratterizzato dal possesso di quantità anche modeste di più sostanze stupefacenti e di strumenti idonei al confezionamento e alla cessione, e non integra vizi logici o giuridici. Infine, la confisca degli oggetti utilizzati per commettere il reato, come bilance, coltelli e confezioni, è legittima anche in assenza di prova della proprietà degli stessi da parte dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 19/01/2017 della Corte d'appello di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 19 gennaio 2017, la Corte di appello di Ancona, in parziale riforma dell…

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