Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10754 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:10754SENT

Massima

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Il Comune è tenuto a definire la sorte di un terreno privato sottratto per la realizzazione di un'opera pubblica, avviando e concludendo tempestivamente il procedimento espropriativo o, in alternativa, il procedimento di acquisizione sanante previsto dall'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001, con il riconoscimento all'interessato delle relative somme spettanti a titolo indennitario e risarcitorio. Il silenzio-inadempimento del Comune in tal senso integra una violazione degli artt. 2, commi 1 e 4, della Legge n. 241/1990 e dell'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001, consentendo al proprietario del bene espropriato di agire in giudizio per l'accertamento di tale inadempimento e per ottenere il completamento del procedimento ablativo, anche attraverso la nomina di un commissario ad acta in caso di persistente inerzia dell'Amministrazione. Il Comune è tenuto a concludere il procedimento di acquisizione sanante avviato, entro il termine assegnato dal giudice, riconoscendo all'interessato le relative somme spettanti. La sentenza che accerta il silenzio-inadempimento deve essere trasmessa all'Organismo di Valutazione Interna dell'Amministrazione e, al passaggio in giudicato, alla Corte dei Conti, ai sensi della Legge n. 241/1990.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/09/2019

N. 10754/2019 REG.PROV.COLL.

N. 07905/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7905 del 2018, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale PEC dai Registri di Giustizia;

contro

Comune di Viterbo, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale PEC dai Registri di Giustizia;

per l'accertamento

del silenzio-inadempimento del Comune di Viterbo, che non faceva seguire alla dichiarazione di pubblica utilità né il decreto di esproprio né il provvedimento di acquisizione sanante ex art.42 bis del D.P.R. n.327 del 2001, richi…

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