Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2551 del 19 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:2551PEN

Massima

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Il reato di ingiuria, precedentemente previsto dall'art. 594 c.p., è stato abrogato dalla legge n. 7 del 2016, che lo ha sostituito con un corrispondente illecito civile. Pertanto, la sentenza di condanna per il reato di ingiuria, pronunciata prima dell'entrata in vigore della nuova disciplina, deve essere annullata senza rinvio, in applicazione del principio di abolitio criminis, in quanto il fatto non è più previsto dalla legge come reato. L'annullamento della sentenza di condanna travolge anche le statuizioni civili, in quanto il giudice penale non può più pronunciarsi su di esse, essendo venuto meno il reato presupposto. La parte lesa potrà far valere le proprie ragioni in un separato giudizio civile per l'accertamento dell'illecito depenalizzato, l'irrogazione della sanzione pecuniaria e il risarcimento del danno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. SCOTTI Umberto L. - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/10/2015 del TRIBUNALE di FERRARA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/12/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. UMBERTO LUIGI SCOTTI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Di Nardo Marilia, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non e' piu' previsto d…

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