Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8636 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:8636SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso la delibera della Giunta del Municipio I di Roma che ha dichiarato incompatibile il posteggio commerciale del ricorrente in una zona centrale della città, ha affermato il seguente principio di diritto: Nei provvedimenti limitativi della sfera giuridica dei privati, anche se aventi natura formalmente e sostanzialmente "temporanea", l'elemento del termine di efficacia assume rilievo centrale, con la conseguenza che la revisione di detto termine incide, quale provvedimento di secondo grado, sul contenuto tipico ed essenziale del primo, fino, in ipotesi, a modificarlo sostanzialmente. Ne consegue che ogni provvedimento di "proroga" adottato dall'Amministrazione nel tempo si risolve in un nuovo provvedimento attuativo delle determinazioni del Tavolo Tecnico del Decoro, al pari della originaria determinazione dirigenziale, e avrebbe pertanto dovuto essere adottato secondo uno schema procedimentale rafforzato, con la partecipazione degli interessati. Ciò in quanto la natura provvisoria della dislocazione non esclude, anzi agevola, che il confronto partecipativo possa (e debba) continuare, in vista dell'assunzione delle determinazioni definitive vere e proprie che confluiranno nei Piani di riordino del commercio su aree pubbliche. La partecipazione ai sensi degli artt. 7 e seguenti della Legge n. 241 del 1990 è infatti dovuta nelle determinazioni amministrative adottate in esecuzione dell'accordo raggiunto tra le pubbliche amministrazioni, quando gli impegni raggiunti sono portati ad esecuzione attraverso atti aventi valore provvedimentale produttivi di modificazioni sfavorevoli nella sfera giuridica di terzi.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/05/2024

N. 08636/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02196/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2196 del 2020, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Tredicine Alfiero, rappresentato e difeso dall'avvocato Orazio Castellana, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, come da procura in atti;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Sergio Siracusa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, 21, come da procura in atti;
Ministero per i Beni e Le Attivita' Culturali, non costituito in giudizio;

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