La procedura di affidamento di servizi sociali e culturali alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale, ai sensi dell'art. 56 del Codice del Terzo Settore, deve rispettare i principi di imparzialità, pubblicità, trasparenza, partecipazione e parità di trattamento, senza necessità di applicare rigidamente le regole previste per gli appalti pubblici. La predeterminazione dei criteri di selezione non deve assumere i caratteri di cui all'art. 95 del Codice dei Contratti Pubblici, essendo sufficiente che la procedura nel suo complesso, inclusa la motivazione della scelta finale, rispetti i suddetti principi essenziali di imparzialità e trasparenza. L'indicazione di requisiti specifici, come la presenza di un direttore scientifico tra gli associati, non costituisce un requisito di partecipazione alla procedura, ma una condizione per l'esecuzione della convenzione, da verificare prima della sua stipula. L'impugnazione dell'avviso pubblico che indice tale procedura è soggetta al termine decadenziale di 30 giorni dalla sua pubblicazione, in applicazione dell'art. 120 del Codice del Processo Amministrativo, in quanto la procedura, pur riservata agli enti del Terzo Settore, comporta comunque l'affidamento di un servizio.